[Recensione]: Feline - Sarah Bianca

Ciao a tutti astrolettori, oggi vi parlo di un libro fantasy tutto italiano.
Trama:
In Germania, nascosta fra le fronde delle foreste più fitte, riparata dai corsi d'acqua più insidiosi, e soprattutto protetta dalla magia, la Tenuta è la comunità segreta che l'anziana Isolde ha costituito anni fa. Qui, organizzati in clan, alleanze e veri e propri sistemi di governo, vivono i mutaforma, esseri umani con la capacità di assumere sembianze animali. Per Uriel, magnifica tigre - bianca, avvenente nipote di Isolde e candidato alla reggenza in seguito al ritiro della nonna, il tempo della spensieratezza e delle avventure amorose sta per finire: deve lasciare la Tenuta e, insieme alla gemella Stella, mettersi alla ricerca della ragazza destinata a diventare la sua compagna; colei che non solo dovrà innamorarsi di lui, ma anche possedere quelle stesse capacità magiche di cui è dotata Isolde. Solo in questo modo Uriel potrà sperare di vincere la lotta per la successione, salire al potere e proteggere il proprio branco dalle minacce del mondo esterno. È così che la giovane Dara - rimasta sola dopo l'incidente stradale che le ha portato via la famiglia - si ritroverà coinvolta in un mondo incredibile, combattuta fra il desiderio di tornare alla sua vita di sempre e l'enorme responsabilità di essere l'unica speranza per la Tenuta e per i suoi membri, ai quali presto si ritroverà indissolubilmente e perdutamente legata.


Dara è una giovanissima ragazza che tenta di sopravvivere a un passato estremamente doloroso. Mentre si trova in campeggio a godersi delle meritate vacanze, viene rapita da un ragazzo e una ragazza che le avevano trasmesso fiducia durante una festa e viene portata lontano dall’Italia, in un luogo dimenticato da Dio, la Tenuta. Qui Dara viene a conoscenza di una realtà quasi impossibile da accettare, alla quale fatica a credere, ma si renderà conto ben presto di essere necessaria alla sopravvivenza di questa realtà. Nel mondo ci sono esseri umani in grado di trasformarsi in animali, i Mutaforma, che vivono insieme per contrastare i Cacciatori, persone che vogliono sterminare questi Mutaforma e Dara è essenziale per la loro esistenza.  L’idea dei Mutaforma non è estremamente originale, eppure devo dire che mi è piaciuta la varietà di specie animale in cui le persone possono trasformarsi; ogni specie è legata dal minimo particolare al luogo di origine di ogni singola persona, anche con diverse varianti, e tutto ciò mi è piaciuto molto.
 Le vicende che vengono narrate in questo libro si alternano tra due punti di vista diversi, ovvero quelli dei due personaggi principali: Dara e Uriel. Dara è un personaggio che ho apprezzato moltissimo perché a differenza delle altre protagoniste di questo genere di libri, non si butta a capofitto in una realtà a lei completamente estranea ma è intenzionata a rimanere legata al suo passato: ciò che ha vissuto l’ha resa una ragazza forte, indipendente e non vuole rinunciare a nulla di tutto questo per un futuro che non si è scelta. Uriel è un personaggio che non mi è piaciuto granché: è il classico ragazzo-armadio, bellissimo, impavido, che “colleziona” tutte le ragazze che respirano ma che, appena conosciuta Dara, cambia radicalmente diventando iper-protettivo, dolce, quasi un cagnolino. Non è stato un personaggio in grado di trasmettermi qualcosa e anzi, nonostante sia uno dei protagonisti, mi è risultato piuttosto indifferente, come se gli altri personaggi spiccassero molto di più. Stella, la gemella di Uriel, è una figura letterariamente importante: è una ragazza bellissima, ironica, fisicamente forte e caratterialmente quasi indistruttibile che, contro il volere di sua nonna, la Reggente della Tenuta, lotta per se stessa: mi spiego meglio. Stella è innamorata di Emma ma entrambe sono costrette a provvedere alla procreazione di future figure forti nelle rispettive famiglie, in particolare Emma sarà la leader degli Arcobaleno e di conseguenza deve assicurare una progenie. Mentre Emma cede, rinuncia a se stessa, alla sua sessualità, alla sua innamorata, per un “bene superiore”, Stella è intenzionata a rimanere leale a se stessa, costi quel che costi. Questi due personaggi, queste due ragazze mi hanno fatto riflettere moltissimo: a chi dare ragione? Sarebbe facile darla a Stella: bisogna sempre seguire il proprio cuore. Ma se fosse necessario sacrificare se stessi per salvare un intero popolo? Subire una sorta di violenza psico-fisica per salvare gli altri? L’unica risposta plausibile, secondo me, è che non dovrebbe esistere una società che impone alle persone delle scelte così gravose, una società che ti impedisce di essere chi sei e di amare chi vuoi. Immagino che entrambe le ragazze abbiano torto e ragione, tuttavia devo dire che, nel loro “piccolo”, questi due personaggi sono importantissimi! Potrebbero diventare uno spunto di riflessione importante nelle menti dei giovani lettori.
Un elemento a sfavore di questo libro è sicuramente il fatto che è troppo lungo; non che i libri lunghi abbiano dei difetti a prescindere ma a mio parere ci sono delle scene che non sono essenziali alla narrazione e che men che meno la rendono più appetibile. Non erano necessarie, per esempio, delle pagine incentrate su riflessioni di Uriel che non portano a un nulla di fatto; avrei dato molto più spazio allo stato d’animo di Emma. È il personaggio che mi è piaciuto di più perché è molto controverso. Mi rendo conto che in un libro scritto in prima persona e dove i punti di vista sono due e ben lontani da quel personaggio, sia impossibile avere uno sguardo più ampio su altri personaggi. Tuttavia rimango dell’idea che sarebbe stato molto meglio avere uno spaccato su di lei che sulle docce di Uriel.
Una piacevole sorpresa è stato lo stile di scrittura: devo dire che due o tre parole mi hanno letteralmente affascinata. Non è uno stile di scrittura piatto, anzi è minuzioso nei dettagli; però parole come dignitas o aggettivi come luculliano mi hanno strappato un sorriso. Legati alla letteratura latina mi hanno sorpresa: ma quando mai ci sono termini del genere in libri di questo genere che, generalmente, sono scritti così male da rasentare il piattume? Faccio i miei più sinceri complimenti alla scrittrice!
Ora arriviamo al momento clou: il finale.  Per tutto il libro sono rimasta in attesa di qualcosa che viene preannunciato sin dall’inizio e quasi lo immaginavo questo finale, pensavo: “Sarà come me lo aspetto, lo so” ed invece ne sono rimasta piacevolmente stupita. Non me lo aspettavo proprio. Tutte le aspettative e le idee che mi ero fatta sono state spazzate via in brevi momenti, in pochissime pagine facendomi esclamare una serie infinita di “No!No!No!” fino all’ultima pagina. Un finale che lascia presagire un seguito che sono sinceramente curiosa di leggere!

Spero che questa lunghissima recensione vi sia piaciuta e vi comunico che questo libro potete trovarlo in sconto al -25% fino, più o meno, alla fine di Ottobre. Fatemi sapere se lo avete letto o se vi ho incuriositi J

INFO:
Pagine
:
522
Casa Editrice: Fazi LainYA
Prezzo:15,00€

L'AUTRICE:


È una giovane scrittrice romana, vive con tre gatti, un cane e possiede un numero imprecisato di libri fantasy. Nelle notti di luna piena si diletta a danzare con le Naiadi. Gestisce un'omonima pagina su Facebook dove ogni settimana pubblica storie che appassionano e incantano i suoi lettori. Feline è il suo primo romanzo.








Buone letture!

Commenti

Post popolari in questo blog

[Book Tag]: Indiscrete domande letterarie

[Giveaway #1] Queste oscure materie - Philip Pullman

[Recensione]: Finché zombie non ci separi - Jesse Petersen